Lotto leggo miglioro;
m'impreziosisco d'aneddoti.
Conscio,
rifugio in trincee di cultura.Ma come vincere il suo viso?
non v'è rifugio dalla sua voce,
son suo su ogni sillaba sua
ogni sbaglio suo si scusa.
Meta distante
compiaciuta mi osserva,
irraggia la mia crescita
sole su fiore nuovo.
Scappo ma l'agogno
scaccio pensieri ma
sempre al Suo nord torno
e non vedo l'ora che arrivi
una ennesima,
dolce sconfitta.
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