martedì 28 dicembre 2010

Divino



Abbaglianti mondi luminosi
sfiorano, accarezzano
timidamente mi desiderano.


accarezzato da correnti di luce sommerse.


Canto vibrante
melodia abbacinante
volo assieme ai sogni
sospinto dalla loro energia.


Perdo distrattamente materia
nel diventare divino.

lunedì 27 dicembre 2010

Bianco


Sono a casa, ma non è casa mia se non ci sei.
Qui ti cercano tutti, ognuno a suo modo, ma ti cercano tutti.


Qui manca la tua ingenuità e le tue domande sciocche.
La tua infantilità e il tuo sole. Non è Natale senza il tuo umore.


Ma perché? mi ritrovo adulto all'improvviso
eh Dio, quanto mi fa' schifo.


Io volevo essere adulto sotto i tuoi occhi,
volevo diventare il tuo cigno.


Ora, sono il Bianco che mangia tutti i colori
e alla fine si sente vuoto.

sabato 25 dicembre 2010

Tutto ciò che voglio a Natale



Guardarti, così
in silenzio, nel quotidiano.
Cullato da tiepida voluttà


piano...piano
rassetti e riordini paziente
hai tutto il tempo del mondo
e tutti i miei occhi.


Adorabilmente compunta
vinci il caos arginando il mio essere.
Su di te mi senti
mi vedi ma non guardi.


La gemma del mio desiderio
è solo un sorriso di fiore sulle labbra tue.


Ah sublime dispiacere non aver la tua attenzione!


Bianco Natale ti prego!
regalami altro tempo!
Voglio struggermi in questo caldo dolore.

mercoledì 22 dicembre 2010

Boccone Amaro


Cintura bollente che mi stringe le viscere,
mi arpiona e costringe a pensare.


Il sonno è mosso e frastagliato
resto cosciente fustigato dall'immagine tua.


Le carni si aprono tenere al tuo incedere,
in un acre turbine spinato l'animo.


Scaraventato da un mondo all'altro della mia fantasia
non c'è Nord che possa salvarmi


mi viene il vomito riaprendo gli occhi
non esiste religione che possa farmi digerire
l'amaro boccone stanotte.

lunedì 20 dicembre 2010

Voglio


Voglio essere libero come il pensiero,
voglio affogare nel calice della poesia.


Seminerò erba voglio in ogni giardino
perché la gente osi come Alfieri,
voglio la brama a blasone dell'uomo.


Voglio la fame come arma e l'onore come corazza,
Voglio favole e balli di fiamma.


Voglio
Voglio
Voglio


Ripetetelo ergendovi a titani.

sabato 18 dicembre 2010

Il lavoro nobilita


Ti alzi, ti lavi, ti vesti e via a lavoro.
Esci, traffico, casa, otto di sera...per 5 giorni a settimana.


Venerdì sera morte cerebrale, sabato e domenica recupero.
Magari riesci a sfogare ma è tutto in programma.


Azzeri una risorsa scarsa per averne un po' dell'altra.
Sicuri che la nostra società funzioni bene?
Siamo felici? Non lo so.


Se non lo siamo,  come Prometeo resistiamo.
Allora se non lo siamo, utilizziamo questa forza per cambiare.
Cos'è che ci fa' così paura? L'unico limite siamo noi stessi.
Ragazzi, l'unico limite siamo noi stessi!


Ebbene è tempo di abbatterci e ricostruirci come più ci aggradi.
Ce lo meritiamo e non aspetteremo domani.
Il nostro momento inizia adesso.

giovedì 16 dicembre 2010

Avventura a due nei pressi del Flamingo Club


Si prospettava una grande giornata.

"Siamo pronti ragazzi? Dai che questa volta ce la facciamo!" urlai.
Nuovamente in piedi, rieccoci ognuno sulle nostre fide tavole. Per un attimo ci lasciammo sferzare teneramente dall'aria gelida mentre i nostri sguardi si perdevano incantati fra les Alpés che, innevate, ci sovrastavano. Alte e pericolose, da sempre proteggevano quella regione nel sud della Francia dalla follia che più di una volta aveva toccato il resto del continente. Erano le pareti del nostro mondo e noi le amavamo e rispettavamo come meritavano.
I ticchettii metallici di ganci che legavano il nostro destino a pezzi di legno armati di lamine erano gli unici rumori del monte Saint Michelle.
Gli ultimi resti di pensiero cosciente velocemente lasciarono il posto all'adrenalina mentre uno stupido sorriso si disegnava sui nostri volti. Spavaldi adolescenti dinanzi ad un pedante adulto.

Personalmente sono questi i momenti che preferisco: quando la tensione ti fa' superare i limiti; quando il mondo rallenta al tuo cospetto; quando percepisci suoni e odori prima inesistenti; quando ti senti veloce; più veloce degli altri che spariscono alla tua vista disgustandoti con la pateticità dei loro comportamenti senza eroismo. Nulla può fermarti in quegli istanti. Sei brutalmente vivo e tutto il resto è al tuo servizio.

lunedì 13 dicembre 2010

Buon compleanno 'Nella



Preparo la valigia senza consigli;
Faccio cretinate e non stai più a sgridarmi;
Mie piume in cigno senza i tuoi occhi per vedermi.


Cresco e tu non puoi vedere quanto;
Vinco e perdo senza il tuo pianto;
Mordo mie lacrime al vento affranto.


Giovane e forte senza voce che ricordi
ti penso ed anche in sogno,
mi manchi.





sabato 11 dicembre 2010

Canta che ti passa

Felici e non ci pensiamo.
Dovremmo invece.
Cicaleggianti creature non c'importa
quel che sarà.


Vorrei riuscire a fare una scorta
di momenti felici
per ammorbidire quelli cupi.


Vorrei almeno ricordarli
ma eccoli storpiati e ridicoli.


Triste per la mia felicità passata
ora,
non mi resta che cantare.

giovedì 9 dicembre 2010

Imbrigliare l'aria


Perché tentare d'imbrigliare l'aria?
Non capite che i vostri goffi tentativi
di razionalizzare lo spirito
non fanno che allontanare dal comune interesse?


La poesia non si può spiegare né giudicare,
va degustata come una stagione.
Ha il suo visto per entrare nell'animo:
alcune d'impatto immediato,
altre ti rapiscono poi.


Nessuna spiegazione universale
ma cantano all'uomo in sè.
Tutti ne possono attingere
e soddisfare la propria sete.


Il vostro intento è elegante ma i mezzi inefficaci.
Spiegare un piacere necessita di rarefatte parole
infantili ed immediate.
Le vostre ci chiudono la porta: è
descrivere la notte con assenza di fotoni 
piuttosto che portatrice di consigli e magia.


Nubi nel cielo,
basterà indicarglielo perché
non abbassino più gli occhi.

martedì 7 dicembre 2010

Tedio


E una quieta disperazione gambizza l’animo.
Dagli occhi sfiorisce il luminoso argento estivo
rinvigorendo la mia impotenza.

Schiacciato al letto dal vuoto.
Ho membra tese senza sforzo
in questo tedio avvelenato.

domenica 5 dicembre 2010

Il poeta

Sono libero cinguettio primaverile,
sommerso dalla rumorosa realtà.
Affamato, canto ad orecchie insensibili
cercando un cuore che non esiste.


Ma persisterò tenace 
forte della Natura tutta.

giovedì 2 dicembre 2010

Sogno a sud di Piora



Lì c'imbattemmo in altri italiani armati e polverosi: sembravano in viaggio per lo stesso nostro motivo. Come noi, erano stanchi e vestiti di quelli che all'inizio dovevano essere camicie e jeans, ma che ora sembravano poco più di stracci sopravvissuti alla jungla.
Il resto della gente al bar era oriunda del posto con grandi sorrisi e meglio abituata a quel calore squaglia pensieri.


Ordinammo rum e altre schifezze per godercelo meglio mentre gettavamo le nostre membra e zaini su vecchie sedie di legno. Avevo le gambe molli e non so perché ma le braccia sembravano infinitamente più pesanti.
Guardai meglio quello che ad occhi esterni doveva apparire un gruppo inconsueto e variopinto e fui felice di constatare che c'eravamo ancora tutti. Solo Ruggiero era seduto su una sedia diversa; colpa di quelle assurdità che mangia a qualsiasi ora e che anche questa volta l'avevano costretto in bagno. All'inizio non eravamo che io e lui.

mercoledì 1 dicembre 2010

Leggimi una poesia



Mi accosto, e teneramente ti assaggio.
Bella

Il tuo corpo, onda sulla battigia, cerca e si ritira.
Bella

Lentamente stanche  le tue carni m’incanalano al tuo cospetto,
Bella

d’ambrosia la voce che dolcemente m’inebria
Bella

spirito che lega.
Bella

Liriche marine diventano pentagramma dei nostri desideri;
Bella

ultimo appiglio alla realtà questa parola
Bella


E tramonta  la poesia dove sorge la notte
poi
Solo sospiri, sussurri, sorrisi

per Noi

Stelle sopra le stelle.